Spreco alimentare

Spreco alimentare

Ci vuole buon senso e organizzazione

Spesso ascoltiamo notizie riguardo lo spreco alimentare, ossia esorbitanti quantità di cibo che finiscono nella pattumiera. E’ necessario intervenire personalmente, ognuno nel suo piccolo. Non servono grandi manovre, soltanto minimi accorgimenti.

Operazione spesa. Con l’intento di risparmiare, spesso riempiamo il carrello di super offerte ma che poi, per qualche motivo, rimangono stivate nelle dispense, passano la data di scadenza e in fine raggiungono il cestino. Sarebbe ottimale fare il menu di pranzo e cena di tutta la settimana ed acquistare soltanto lo stretto necessario. Se ci vogliamo togliere uno sfizio ce lo possiamo concedere modificando la “tabella di marcia”.

Quando cuciniamo, teniamo a portata di mano la bilancia o qualsiasi altro strumento di misurazione, in modo da preparare le quantità giuste per i vari commensali. Nel caso in cui avanzi qualche porzione la possiamo riscaldare o reinventare per i pasti successivi. Quindi via alla creatività!    

Frigorifero e congelatore, puliti periodicamente e ben funzionanti, ci danno una mano per conservare i nostri acquisti. Posizioniamo i vari alimenti nella giusta sezione, mettendo in evidenza i cibi con scadenza più prossima.

Riordiamo che Km Zero vuol dire che gli alimenti sono più freschi, non hanno bisogno di lunghi tempi di stoccaggio e trasporto. Così come la dicitura “da consumare preferibilmente entro” significa che quel cibo ha perso le caratteristiche organolettiche ma può essere comunque consumato, ovviamente sempre entro pochi giorni.

Alla fine dei conti usare un po’ di buon senso e organizzazione ci consente non soltanto di ridurre lo spreco ma di alleggerire l’impegno economico nella spesa che con i continui rincari ci mette a dura prova.

[Fonte immagine: https://buncombe.ces.ncsu.edu/2022/01/reduce-food-waste-in-2022/ ]

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